mercoledì 8 giugno 2011

E vissero tutti felici e contenti?

"Tutto il rione aveva dimenticato don Gastone e la notizia di una malattia così disonorevole gli aveva strappato di dosso ogni fascino."
"E Cena, rifiuto di riformatorio, ladro e miserabile a dodici anni, abbandonò con essa le strade di questa terra."


Il finale di questa storia non è di certo la conclusione di una favola, assomiglia piuttosto ad una tragedia di Shakespeare e le ultime pagine hanno fatto perdere ogni speranza per chi spera sempre in un lieto fine. Questo finale, completamente diverso da quello del libro precedente ( Acciaio), non lascia spazio all' immaginazione, forse perchè tratto da una storia vera. Nessuno può immaginarne uno diverso da quello scritto: la morte di cena, quella futura di don Gastone, la condizione di solitudine in cui si ritrovano Fedora e Sergio. Senza dimenticare un nuovo figlio di N.N. (figlio di Fedora e don Gastone) orfano di padre ancora prima di nascere...
Prima della visione del film il libro era piaciuto alla maggior parte della classe ma in seguito è stato ancora più apprezzato perchè più dettagliato e capace di descrivere meglio le vicende avvenute. A me il libro è piaciuto molto anche se, essendo una sognatrice, avrei preferito un "...e vissero tutti felici e contenti", e certamente avrei cambiato la conclusione. Una fine triste è infatti più in linea con il resto della storia, che narra un un bambino che vive nella povertà, così come la maggior parte dei personaggi.

Il vostro finale come lo vorreste?

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