venerdì 15 aprile 2011

Vietato buttare

"Poteva avere una sessantina d'anni, era piccolo e tondo, vestito molto decorasamente, anzi potrei dire con eleganza perchè non gli mancavano mai il suo capello di feltro o di paglia e seta, ben spazzolato, le scarpe lucide, e il vestito era tenuto con ordine. Quel vestito gli durò molto tempo, e forse ancora adesso dura, anche nel luogo dove si trova; ogni volta che i carabienieri venivano a prenderlo aveva cura di lasciarlo in consegna ai parenti ed di indossarne un altro, quello stesso col quale era uscito di prigione."


Un libro, una felpa, un paio di scarpe.. Ora tutto è dovuto, tutti devono avere tutto!
Ormai sono poche le persone che ricordano o hanno vissuto in prima persona il vero significato della parola "povertà".
Calzolaio, sartoria, non esistono più, anzi, stanno morendo un po' alla volta, soppressi dai centri commerciali, dalle multinazionali e tutti i sotterfugi che ci stanno dietro.
Non sono qui per aprire un dibattito sulle catene internazionali di prodotti di un qualsiasi tipo ma per farvi ripensare che metodo si adottava un tempo, non molti anni fa', al posto di comprare sempre oggetti nuovi.
La seconda mano, il riutilizzo, vi dice niente? Vestiti che passano da fratello a sorella, da nonno a figlio, a volte con valore simbolico, esempio l'anello di fidanzamento che un giovane regala alla sua futura compagna di vita. Oggetti che, fino a quando non raggiungono la rottura, vengono passati di generazione in generazione, un po' come le tradizioni, senza mai passare di moda.
Quest'ultimo fatto è accaduto perchè nel secolo scorso la moda importava veramente a pochissimi esseri umani e addirittura negli anni in cui è ambientato il nostro libro,"Il Prete Bello", a nessuno, grande o piccolo, faceva la differenza. L'unico loro pensiero era stare al caldo o comunque il solo sapere di "possedere" qualche cosa.
In ogni caso pure io ho adottato questo sistema, ho acquisito e a mia volta passato scarpe, libri, abbigliamento, anche se spesso capitava di ribellarsi all'indossare cose già usate più volte da altri.
Ma alla fine, che differenza fa?


A. B.

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